Nel 2012 il mercato dei beni di lusso ha avuto una crescita del 10% rispetto al 2011 e continuerà a crescere nel 2013 del 5%.
Il rallentamento dei flussi turistici, in particolare dal Giappone, condizionerà la crescita dell’Europa nel 2013, soprattutto nei paesi mediterranei dove il consumo locale è ancora lontano da un pieno recupero, anche a causa dell’aumento dei prezzi.
Meglio gli Stati Uniti, forti di un’elevata fiducia dei compratori che spinge il consumo interno. Il Sud America si mostra in costante crescita (+12% a tassi costanti nel 2013) spinto da Brasile e Messico. In particolare, il Brasile, grazie agli imminenti mondiali di calcio e ai giochi olimpici, sta attirando sempre di più l’interesse dei marchi internazionali. Il maggiore ostacolo di questo mercato restano le tariffe d’importazione e i dazi.
Guardando ad Oriente, in Giappone (+5% a tassi costanti nel 2013) la politica monetaria e la forte svalutazione dello yen stanno favorendo il consumo interno, ma scoraggiando i flussi turistici in uscita. I brand del lusso faticano ancora a seguire i comportamenti e le preferenze dei giovani consumatori in continuo mutamento.
In Cina le performance di mercato confermano il trend del 2012 nei consumi interni (+7% a tassi costanti) con una crescita a due cifre dell’e-commerce. Il ‘gifting’ è in calo, a causa della campagna anti-corruzione del governo e l’Australia sta diventando una delle mete favorite dai turisti cinesi.
Nell’area Asia Pacifico è il Sud-Est a trainare la crescita con Singapore sempre in testa. Hong Kong e Macao beneficiano dei flussi turistici un tempo diretti più verso l’Europa, mentre Taiwan rallenta insieme alla Corea del Sud, quest’ultima provata dalle continue tensioni politiche.
In Medio Oriente il mercato del lusso nel 2012 ha raggiunto un fatturato di 6,3 miliardi di euro e si prevede un incremento del 5%, con una rimonta di abbigliamento ed accessori su profumi e cosmetici. Dubai è decisamente il cuore del mercato (rappresenta il 30% dell’intera regione), poiché attrae consumatori interni ma anche ampi flussi dall’estero, principalmente russi, indiani ed africani. A trainare il mercato sono ancora una volta gli accessori, l’abbigliamento, l’hard luxury e la pelletteria.
I maggiori consumatori del mercato del lusso sono i cosidetti “HENRY”, persone con alti guadagni ma con una soglia di spesa bassa, che nei mercati maturi sono dieci volte il numero degli ultra-ricchi. La prospettiva di crescita entro il 2025 sarà cinque volte maggiore rispetto a quella raggiunta nel 1995.
Fonte: Fondazione Altagamma