Il primato della produzione del proprio PIL all'estero è del Friuli Venezia Giulia che, con il suo 39% è la regione con il più alto rapporto export-Pil in Italia; a seguire la Basilicata produce all'estero il 33% del suo PIL, le Marche il 29% e l'Abruzzo il 26%.
Sicuramente la Lombardia, rispetto al Pil nazionale, è la regione che guida le esportazioni del Made In Italy, anche se a confronto con le singole regioni ce ne sono alcune che esportano di più, con percentuali maggiori rispetto al 31,5% della regione Lombarda. Per dare un idea più precisa, l'export italiano vale circa 492 miliardi di euro e quasi un terzo è rappresentato dalla Lombardia la quale, insieme al Veneto e all'Emilia Romagna, rappresentano la metà del totale dell'export del Made in Italy.
Il resto delle regioni quindi sembrerebbe giocare un ruolo marginale ma in effetti non è così perché analizzando i dati per singola regione si capisce che l'export del made in italy è frammentato in tutto il territorio e certamente proporzionato alla capacità produttiva di ogni regione; la maggior parte delle regioni registrano circa il 30% del rapporto export-Pil, dato molto importante - sottolinea l'Ufficio studi di PwC - che ha condotto l'indagine. Significa che le politiche attive a sostegno dell'export stanno dando buoni risultati.
Nel caso del Friuli quasi la metà dell'export è rappresentato dal settore macchinari e cantieristica navale; in Abruzzo e in Basilicata fa da padrone il settore automobilistico e nelle Marche il settore farmaceutico.