Bruxelles, 24 Dicembre 2020, la Commissione Europea ha raggiunto un accordo con il Regno Unito per definire le condizioni della futura collaborazione.
L'accordo poggia su tre pilastri principali:
1) ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO
La bozza di accordo che, salvo imprevisti, sarà ufficiale nei prossimi giorni ed entrerà in vigore dal 1° gennaio 2021, recita testualmente: "La parte importatrice, al momento dell'importazione, concede un trattamento tariffario preferenziale a un prodotto originario dell'altra parte ai senti del presente accordo. L'importatore è responsabile della correttezza di quanto dichiarato e per il rispetto dei requisiti previsti. La richiesta di trattamento tariffario preferenziale si basa su un'attestazione di origine dell'esportatore. L'importatore è tenuto a conservare l'attestazione di origine e, se richiesto dall'autorità doganale della parte importatrice, ne dovrà fornire una copia."
L'accordo riguarda non solo gli scambi di merci e servizi ma anche un'ampia gamma di altri settori di interesse dell'Unione, quali gli investimenti, la concorrenza, gli aiuti di Stato, la trasparenza fiscale, i trasporti aerei e stradali, l'energia e la sostenibilità, la pesca, la protezione dei dati e il coordinamento in materia di sicurezza sociale.
2) SICUREZZA DEI CITTADINI
L'accordo riconosce la necessità di un'intesa in materia penale e civile con l'obiettivo di perseguire il crimine e il terrorismo.
3) GOVERNANCE
Nell'accordo si chiarisce quali saranno le modalità di applicazione delle regole. Meccanismi vincolanti di applicazione delle norme e di risoluzione delle controversie garantiranno il rispetto dei diritti delle imprese, dei consumatori e dei singoli. Ciò significa che le imprese nell'Unione Europea e nel Regno Unito saranno in concorrenza in condizioni paritarie e nessuna delle due parti farà uso della propria autonomia normativa per concedere sovvenzioni sleali o creare distorsioni della concorrenza.
PROSSIME TAPPE
L'entrata in vigore dell'accordo sugli scambi e la cooperazione riveste particolare urgenza. Alla luce pertanto di circostanza eccezionali la Commissione Europea propone di applicare l'accordo in via provvisoria per un periodo limitato, fino al 28 febbraio 2021.
Il Consiglio, agendo all'unanimità tra tutti i 27 Paesi membri, dovrà adottare una decisione che autorizzi la firma dell'accordo e la sua applicazione provvisoria dal 1° gennaio 2021.