Più passa il tempo e più vengono effettuati acquisti tramite e-commerce, moderno e comodo nuovo sistema per soddisfare i nostri desideri. E’ però opportuno ricordare che se questo tipo di acquisto avviene per via telematica da un Paese Terzo, si dovrà affrontare l’aspetto doganale, che in molti casi può essere determinante.
Come è risaputo, per le importazioni, è dovuta l’iva e, se del caso, il dazio e, per questo motivo, è necessario informarsi prima di procedere all’ordine. Dal punto di vista fiscale, l’esenzione ai fini IVA è fissata su un valore intrinseco di 22 euro: per valore intrinseco si intende il valore della merce escluso il trasporto e le eventuali spese di assicurazione. Per i dazi all’importazione viene concessa un’esenzione per merci di valore non superiore a 150 euro. In altre parole per l’acquisto di beni di valore compreso tra 22 e 150 euro, sarà applicata l’esenzione dai dazi doganali, ma verrà applicata la relativa aliquota IVA. Se il valore della merce supera i limiti di esenzione, l’importatore deve pagare il dazio doganale (se dovuto) sull’intero valore della merce acquistata.
I dazi doganali (ove applicabili), sono calcolati sul “valore dell’operazione” cioè sul valore complessivo comprensivo delle spese di trasporto e assicurazione, le cui aliquote variano a seconda della tipologia della merce da importare. L’IVA (applicata secondo le aliquote fiscali vigenti) viene calcolata sul “valore dell’operazione”, più l’eventuale aliquota daziaria dovuta. Sia per i dazi che per l’iva le aliquote applicate variano a seconda della tipologia di merce (nomenclatura combinata o voce doganale). Si ricorda che la classificazione definitiva dell’operazione sarà determinata dai doganieri solo al momento della presentazione della merce in dogana. Questo vale anche per eventuali divieti all’importazione, licenze, pagamento accise ovvero per la presentazione di particolari documenti qualora le merci beneficiano dell’esenzione. Sono esclusi dall’esenzione dei dazi i prodotti alcolici, i profumi e le eau de toilette, il tabacco e i derivati del tabacco.
E’ quindi indispensabile, prima di effettuare un ordine, verificare gli aspetti doganali al fine di non trasformare un teorico affare in un incauto acquisto. A tale proposito è opportuno segnalare una comunicazione della Guardia di Finanza relativa a recenti controlli eseguiti di intensa attività di analisi e controlli in ambito europeo sul commercio online, coordinata dalla GDF e da ADM (Agenzia delle Dogane). L’operazione ha visto coinvolte le autorità doganali di 20 Paesi Membri della UE, che hanno concentrato le proprie attenzioni sui traffici illeciti di merci attraverso la rete Internet, con particolare attenzione, non solo ai fenomeni del contrabbando e della sotto fatturazione, ma anche alla contraffazione, al traffico di stupefacenti e di medicinali illegalmente scambiati.
L’Italia, che ha partecipato con 10 uffici con responsabilità di controllo su hub postali e corrieri espressi (Bergamo Orio al Serio, Bologna, Brescia, Modena, Pisa, Roma Fiumicino e Ciampino, Venezia, Milano Malpensa e Linate), ha realizzato il maggior numero di interventi, con circa 42 mila pezzi sequestrati per contraffazione di abbigliamento e accessori, scarpe, orologi, dispositivi elettrici ed elettronici e accessori per cellulari. L’intensa attività di analisi posta in essere dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza e da ADM, ha consentito di individuare gli illeciti amministrativi e penali perpetrati sulla rete e, successivamente, di sviluppare i casi investigativi, attraverso operazioni di follow up sul territorio, con consegne controllate e perquisizioni, da cui sono scaturite segnalazioni per il reato di contraffazione. Il commercio e la diffusione di materiale illegale attraverso il web e le piattaforme di e-commerce si conferma una minaccia crescente alla legalità, all’economia e alla sicurezza.