Il continente diventa l'area di libera circolazione di merci e persone più grande al mondo, superando anche il WTO (World Trade Organization)
L'Africa rappresenta, con 1,2 miliardi di persone ed un Pil di oltre 2.000 miliardi di dollari, un mercato in continua espansione che punta, con la sottoscrizione del trattato AfCFTA, ad eliminare i dazi sul 90% delle merci scambiate in Africa, passando dall'attuale 6% a zero.
I principali partner economici dell'Africa sono l'Europa e la Cina i quali avranno sicuramente le maggiori opportunità di investimento e crescita.
Il trattato si pone come obiettivo anche l'evoluzione del mercato interno che non ha mai avuto un buon tasso di crescita e le cause principali sono:
- imposte interne troppo alte
- scarsità di infrastrutture logistiche
- eccessiva burocrazia
Una fonte ufficiale Africana ha evidenziato che nel 2017 il mercato interno ha avuto un valore pari a 170 miliardi di dollari, ovvero circa il 16% del commercio totale; ciò dimostra che l'84% dell'export va verso l'Europa, l'Asia e l'America.
Gli studi evidenziano anche il fatto che una parte dei prodotti esportati in altri paesi rientra poi in Africa ad un costo ovviamente maggiore, è il caso delle rose del Kenya che, fino ad oggi, arrivavano sui mercati africani passando dall'Olanda anziché direttamente dal Kenya.
Un altro obiettivo del trattato concerne l'industrializzazione e la crescita del settore manifatturiero che nel decennio 2005-2015 ha addirittura subito una flessione (dal 18% al 15%). Si stima però che l'Africa possa divenire il polo manifatturiero del futuro, dettato anche dalla posizione strategica del continente.