Nuovo TULD: criticità del Decreto Legislativo 141/2024 per le Aziende che importano dai Paesi Extra-UE

Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 141/2024, il tema delle sanzioni doganali è diventato particolarmente rilevante, soprattutto per quanto riguarda le dichiarazioni infedeli. L’inasprimento delle sanzioni e la questione del dolo sono due aspetti centrali che sollevano preoccupazioni tra gli operatori economici, soprattutto per le imprese che operano nel commercio internazionale.

1. L'inasprimento delle sanzioni: una criticità per le imprese

Il Decreto 141/2024 ha rafforzato notevolmente il sistema sanzionatorio, soprattutto in caso di dichiarazioni doganali infedeli o omissioni. Le sanzioni, che vanno dal 100% al 200% dei "diritti di confine" dovuti, possono colpire duramente le aziende, soprattutto in contesti dove gli errori nella dichiarazione non sono intenzionali, ma derivano da errori operativi o dalla complessità delle normative​.

Una delle maggiori criticità risiede nell'applicazione severa di queste sanzioni anche in assenza di dolo. L’inasprimento prevede infatti che anche dichiarazioni errate non necessariamente dolose (cioè non intenzionalmente fraudolente) siano comunque soggette a pesanti multe. Questo aspetto penalizza le aziende che, a causa della complessità del commercio internazionale e delle procedure doganali, potrebbero commettere errori formali o tecnici. L'inclusione dell'IVA tra i diritti di confine, che non è compatibile con la giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, crea ulteriori problemi, generando potenziali conflitti tra le normative italiane e quelle europee​.

2. Il ruolo del dolo nella violazione delle norme doganali

La questione del dolo è uno dei punti più dibattuti in materia di sanzioni doganali. Il dolo si riferisce all’intenzione deliberata di violare la legge, come nel caso di contrabbando o frode. Tuttavia, il Decreto 141/2024 prevede sanzioni anche in casi dove l’errore potrebbe essere non intenzionale con la conseguente notizia di reato nel caso in cui non siano stati versati diritti doganali con importo superiore ad € 10.000. Ciò comporta che anche le aziende che non agiscono con malizia possono essere soggette a pesanti multe se commettono errori nelle loro dichiarazioni doganali​.

In molte giurisdizioni, la presenza del dolo è un elemento chiave per distinguere tra sanzioni amministrative e penali. Tuttavia, con l'introduzione di sanzioni severe per errori formali, si crea un terreno incerto per le aziende, soprattutto quando si tratta di questioni complesse come la classificazione delle merci o la dichiarazione del valore corretto. Questo approccio potrebbe portare a un aumento dei contenziosi legali, poiché le aziende cercheranno di dimostrare la mancanza di dolo per evitare le sanzioni più pesanti.

3. Implicazioni per le aziende e i rischi operativi

Le imprese che importano o esportano merci si trovano a fronteggiare un rischio operativo maggiore. Il margine di errore nelle dichiarazioni doganali, soprattutto in contesti di importazioni complesse o in settori con merci soggette a regimi speciali, diventa critico. Il rischio non riguarda solo la multa economica, ma anche i possibili ritardi operativi, dovuti a verifiche doganali più approfondite e a possibili contenziosi.

Oltre a questo il nuovo TULD prevede che, in maniera preventiva, l’ufficio Doganale territorialmente competente debba procedere alla confisca amministrativa delle merci. 

Conclusioni

Le nuove disposizioni del Decreto Legislativo 141/2024 rappresentano una sfida per le aziende italiane, soprattutto per quanto riguarda l'inasprimento delle sanzioni e la gestione del dolo nelle dichiarazioni doganali. Mentre il decreto mira a modernizzare il sistema doganale, il rischio di sanzioni elevate anche in assenza di dolo crea un clima di incertezza e aumenta i rischi operativi per le imprese. Una maggiore attenzione all’equilibrio tra dolo e colpa e una revisione delle normative per allinearle meglio ai principi europei potrebbero contribuire a rendere il sistema più equo e favorevole per le aziende.